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Funfluns il bel dio che scelse Populonia
Era universale e risaputo nel mondo antico che i Greci erano invidiosi, bugiardi e falsificatori.
Invidiosi dell’audacia dei Tirreni i quali, con le loro navi percorrevano tutto il Mediterraneo, portando ricchezza, e non esitarono, i Greci, a definirli pirati.
Pirateria… pratica piuttosto comune in quei tempi nei paesi rivieraschi, uomini coraggiosi, dotati di carisma, si dedicavano al commercio marittimo ma non disdegnavano all’occasione di assaltare villaggi lungo le coste e saccheggiarli.
Una “perla” del modo di travisare i fatti i Greci l’hanno compiuta con l’inno a Dioniso. Infatti viene decantato di come i cattivi pirati Tirreni osarono rapire il dio, dall’aspetto di un giovane nel fiore dell’età con bei capelli scuri e fluenti, un po’ straniato, che girava per le spiagge di un promontorio: “Subito da una nave dai bei fianchi, come lo videro, si scambiarono un cenno, saltarono a terra, lo afferrarono e subito lo deposero sulla loro nave, pieni di gioia. Pensavano infatti che fosse il figlio di sovrani Potenti…” e lauto sarebbe stato il riscatto, ma il dio riavutosi “ rimanendo seduto, sorrideva con i suoi occhi scuri”.
Invidiosi dell’audacia dei Tirreni i quali, con le loro navi percorrevano tutto il Mediterraneo, portando ricchezza, e non esitarono, i Greci, a definirli pirati.
Pirateria… pratica piuttosto comune in quei tempi nei paesi rivieraschi, uomini coraggiosi, dotati di carisma, si dedicavano al commercio marittimo ma non disdegnavano all’occasione di assaltare villaggi lungo le coste e saccheggiarli.
Una “perla” del modo di travisare i fatti i Greci l’hanno compiuta con l’inno a Dioniso. Infatti viene decantato di come i cattivi pirati Tirreni osarono rapire il dio, dall’aspetto di un giovane nel fiore dell’età con bei capelli scuri e fluenti, un po’ straniato, che girava per le spiagge di un promontorio: “Subito da una nave dai bei fianchi, come lo videro, si scambiarono un cenno, saltarono a terra, lo afferrarono e subito lo deposero sulla loro nave, pieni di gioia. Pensavano infatti che fosse il figlio di sovrani Potenti…” e lauto sarebbe stato il riscatto, ma il dio riavutosi “ rimanendo seduto, sorrideva con i suoi occhi scuri”.
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Ma la storia potrebbe essere un’altra, Funfluns, ritornato in Lidia, dopo le sua peregrinazioni in oriente decide di viaggiare ora verso occidente, i Tirreni eseguono la sua volontà e accompagnano la sua nave con le loro veloci navi nere. Sorpassata la Grecia… e già il dio non la scelse… giunsero ad un promontorio bellissimo in Etruria, Funfluns scese a terra, e constatata l’ottima natura per la crescita della vite e per le qualità atte a vivere una vita felice , ordinò ai Tirreni di fondare una città, ed il popolo la chiamò "Fufluna" (l'odierna Populonia) in suo onore.
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PS: Foto tratte da Google
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