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“O antica Veio anche tu eri allora un regno, ed un trono d’oro era posto nel tuo Foro: ora entro le tue mura odi suonare la cornamusa dell’indolente pastore e si falciano i campi tra le tue tombe!”(Properzio)
Veio città potente, costruita sopra un pianoro di tufo con una poderosa cinta muraria di difesa e dieci porte.
Abili costruttori, pittori, scultori hanno lavorato, alzando il Tempio di Minerva (510 a.C. circa) nell’ area sacra di Portonaccio, dal quale sono risorti nel secolo scorso: il famoso Apollo in terracotta policroma, di Mercurio la splendida testa e poi Eracle e Latona, che tutti un dì ornavano la trave di colmo del tempio; di te Menerva, restano le molte offerte votive con dediche iscritte.
Veio città potente, costruita sopra un pianoro di tufo con una poderosa cinta muraria di difesa e dieci porte.
Abili costruttori, pittori, scultori hanno lavorato, alzando il Tempio di Minerva (510 a.C. circa) nell’ area sacra di Portonaccio, dal quale sono risorti nel secolo scorso: il famoso Apollo in terracotta policroma, di Mercurio la splendida testa e poi Eracle e Latona, che tutti un dì ornavano la trave di colmo del tempio; di te Menerva, restano le molte offerte votive con dediche iscritte.
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Rimessa in luce anche l’antica acropoli, detta «Piazza d'Armi», in cui Livio situa il tempio di Giunone Regina, nume tutelare di Veii, ed anche la “Tomba delle Anatre”, la più antica tomba etrusca dipinta, con vivaci colori e le cinque anatrelle stilizzate sulla parete di fondo.
Veio subisti per dieci anni l’assedio e la conquista nemica grazie al tradimento.
Livio dice:“i Veienti ignoravano di essere stati consegnati al nemico dai propri vati e dagli oracoli stranieri, ignoravano che gli dèi erano stati chiamati a spartire il bottino, ignoravano che qualche dio era stato chiamato fuori da Veio dalle preghiere romane e già guardava i templi dei nemici e le nuove sedi, ignoravano che quello era il loro ultimo giorno.”Raccontano varie storie su di te , ma non sanno che il ciclo di vita si era chiuso come stabilito e con te erano scomparsi anche gli dei, e che la statua portata dai vincitori a Roma, era solo una statua, lo spirito della dea non vi albergava più.
Veio subisti per dieci anni l’assedio e la conquista nemica grazie al tradimento.
Livio dice:“i Veienti ignoravano di essere stati consegnati al nemico dai propri vati e dagli oracoli stranieri, ignoravano che gli dèi erano stati chiamati a spartire il bottino, ignoravano che qualche dio era stato chiamato fuori da Veio dalle preghiere romane e già guardava i templi dei nemici e le nuove sedi, ignoravano che quello era il loro ultimo giorno.”Raccontano varie storie su di te , ma non sanno che il ciclo di vita si era chiuso come stabilito e con te erano scomparsi anche gli dei, e che la statua portata dai vincitori a Roma, era solo una statua, lo spirito della dea non vi albergava più.
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