
La sala da pranzo,
gli ospiti,
i triclini,
i tavolini,
vivande e bevande,
esperienzialità e
convivialità.



Dal 1995, dopo le pressioni della Grecia, che considerava la stella proprio patrimonio culturale, la Macedonia modificò il simbolo della sua bandiera riducendo i raggi della stella ad otto e facendoli arrivare ai bordi del drappo.

Mi rotolai sul piazzale, e scorsi inoltre un’oca e un grifone ancora intatti, come usciti da poco dalle mani dello scalpellino.
La città rispetto alla natura.

L'aldilà rispetto alla forma umana.


Aspetti importanti della cultura Etrusca quali: i modi di vita, l’organizzazione, la religione rimandano a contatti con i greci ed a culture precedenti, come quella Ittita, Assira, Cimmera ed altre ancora più arcaiche conosciute come quelle della Dea Madre, di cui il culto di Cibele è la continuazione.
Brocche in bronzo lavorate a martellatura, patere ombelicate, brocche in ceramica.
P.s. prima foto, Ara della Regina Tarquinia,(Foto Francesco Biganzoli)
Simbolo di libertà, già nella romanità, veniva donato dal padrone agli schiavi liberati “i liberti”.Di forte valenza simbolica, nel medioevo indicò il sapere esoterico antico
Oggi lo si ritrova in alcune bandiere, drappi e dipinti scaturiti da quelle vicissitudini.
P.s. l'ultima figura è lo stemma dell'Argentina
Vari prodigi avvennero sulla nera nave dei pirati “Tirreni”: “veloce si diffuse un gorgoglio di vino fragrante, dolce da bere, e ne emanava un profumo soave: tutti i marinai furono presi da stupore, a questa vista. Poi dall’alto della vela germogliò una vite, da entrambi i lati, e penzolavano giù molti grappoli; attorno all’albero si avvolgeva un’edera sacra, densa di fiori, e vi crescevano amabili frutti; tutti gli scalmi portavano ghirlande ma il dio, a prua della nave, si trasformò in leone terribile, dal ruggito altissimo, e al centro creò l’immagine prodigiosa di un orso dal collo villoso”. Infine il dio trasformò i pirati in delfini.
Andando a spasso circa un anno fa, ho avuto la fortuna di incontrare il saettone (Elaphe longissima). La lunghezza del serpente era di quasi 2m. e, mentre non venivo visto, si muoveva alzandosi dalla terra all’aria e non strisciando, compiendo semicerchi ondulati con tutto il corpo.
Il saettone non è velenoso e alla fine di ottobre entra in letargo per risvegliarsi verso la metà di marzo.
Riportano alcuni scrittori:
-che questi serpenti sono quelli della verga di d'Asclepio (il dio della salute) e che oggi raffigurano l’emblema delle arti mediche.
-che a Roma il “serpente sacro” era stato inviato dagli dei per porre fine alle epidemie di peste.
- era considerato anche messaggero delle divinità ctonie e delle anime.
-ha una predilezione a nutrirsi di ratti e topi, per questo nell’antichità aveva libero accesso nelle case, ed anche perché è bello e dilettevole.
Personalmente, oltre lo stupore di averlo visto muoversi cosi potentemente, aggiungerei anche la proprietà di rinnovare (la muta) l'involucro al suo crescere, che è di tutti i serpentii. Questa manifestazione naturale ha portato molti a pensare a come utilizzare tale fenomeno anche al corpo umano.
PS: l’immagine è di google,
grande larario in forma di edicola (I sec.) Pompei, Casa dei Vetti.
All'estremità nord ed est della città si trovano due necropoli; le tombe presentano sopra i loro piccoli tumoli delle uova in pietra, simbolo della vita eterna.




La prima immagine é di Cornioli Cornus mas. La seconda sono i suoi frutti (da Internet)
La sorpresa la ebbi quando in una delle stanze notai incise tre sequenza di NUMERI ETRUSCHI, dal numero uno al quattordici.
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