lunedì 11 ottobre 2010

La bellezza del vivere.















La sala da pranzo,
gli ospiti,
i triclini,
i tavolini,
vivande e bevande,
esperienzialità e
convivialità.

mercoledì 29 settembre 2010

Musica











La vita etrusca si svolgeva al suono della musica.
Nelle strade cittadine, dall'alba al tramonto, era un concerto continuo.





venerdì 3 settembre 2010

Cunicoli Etruschi

I cunicoli, sono delle misteriose strutture: non larghe più delle spalle di una persona, ed alte, tanto quanto che la testa per poco non rasa il soffitto.
Il sottosuolo delle città etrusche tufacee ne è pieno, così pure la campagna.
Dal lontano 1970, mi ci sono avventurato più volte con titubanza! …alcuni presentavano anche crolli.
Ne ho visti che: trapassavano un costone tafaceo da parte a parte, altri che si inoltravano all’interno delle colline …altri ancora che costeggiavano i fianchi delle stesse.
Che dire?
Canali di irrigazione?
Captatori di sorgenti sotterranee?
…bah!
Vie di rifornimento in caso di assedio o di fuga?
Certo gli usi nei secoli possono essere stati tanti.

Sicuramente l’aspetto più misterioso e affascinante che queste strutture
fanno presagire è la ritualità che vi si svolgeva.
Dentro il corpo della grande Dea Madre la Terra.

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giovedì 25 marzo 2010

Stella con 16 raggi



Bandiera della nazione Macedone; in uso dal 1992 al 1995, presenta il simbolo di una stella (!) con 16 raggi. Il motivo, impresso nella parte superiore di un’urna d’oro, trovata nella tomba di Filippo II, scoperta nel 1997 a Verghina (paesino della Macedonia greca) fu assunto come simbolo della nazione.




La stella con 16 raggi si trova in vari oggetti della cultura macedone antica; alcuni studiosi la classificano come un ornamento(!)… a guardarla bene, la si ritrova anche in molti manufatti della cultura etrusca e … considerando che può essere una mappa… risulta molto similare allo schema sacro etrusco, interpretativo dello spazio.



Dal 1995, dopo le pressioni della Grecia, che considerava la stella proprio patrimonio culturale, la Macedonia modificò il simbolo della sua bandiera riducendo i raggi della stella ad otto e facendoli arrivare ai bordi del drappo.

venerdì 19 marzo 2010

Guardiano Possente

Un tempo, senza problemi, scendevo e salivo e riscendevo e risalivo le forre etrusche.
Un anno fa, volli riprendere le passeggiate di allora,
ma già a meta forra ero stanco, e notando un piccolo spiazzo di tufo, facente parte di un complesso tombale, mi fermai e mi sdraiai.
Intorno c’erano erbe, alberi e massi di tufo; proprio uno era vicino a me, presentava screpolature come altri intorno, ma più lo guardavo e più mi ricordava una forma, quando all’improvviso ecco un’immagine “un leone”: osservai meglio il masso, si era proprio un leone possente, e mi venne naturale che era il guardiano di quel luogo sacralizzato.
Dopo 2500 anni era ancora lì, molto deteriorato, quasi informe, resistente a piogge, geli e caldi infuocati.
Mi rotolai sul piazzale, e scorsi inoltre un’oca e un grifone ancora intatti, come usciti da poco dalle mani dello scalpellino.
Non mi è passata nella mente l’idea di verificare se il leone avesse svolto il suo compito oppure no.
Appagato dalla visione e dal riposo, ripresi il cammino verso il fondo della forra, e piano piano risalii per un’altra via, più lunga, ma più comoda.
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martedì 16 marzo 2010

Porte

Il passaggio tra i confini di mondi diversi è manifesto nelle porte.

La casa rispetto al sociale.




La città rispetto alla natura.



I sogni rispetto alla realtà.



L'aldilà rispetto alla forma umana.






Arduo è valicare le porte da soli, se non si è impeccabili ed esseri di conoscenza.

domenica 7 marzo 2010

Asia minore


Tra i vari Principi che migrarono dall’Asia in Etruria portando seco numerose masse di popolo è da ricordare Tarconte, non solo come fondatore di Tarquinia e poi sovrano dell’intera nazione, ma principalmente come fondatore della Etrusca Disciplina.
Il professore Alberto Pannucci, ipotizza la sua tomba nel sepolcro vuoto situato nel tempio dell’Ara della Regina, in base ad un epigrafe deteriorata rinvenuta nei suoi pressi.




L’epigrafe riporta nella prima riga i resti del nome di Tarconte, nella seconda Etruria, nella terza Tarquinia, nella quarta Ham(axitos).
Il professore sintetizza così la sua interpretazione: “nel suo complesso poteva ricordare la mitica migrazione che Tarconte aveva condotto da Amaxitos ( era il nome di una città costiera della Troade) in Italia, e la fondazione Tarquinia.
Le fonti storiche riportano le origini del popolo etrusco in Lidia, nella Meonia, nella Frigia, nella Troade, e come dinastie quella degli Eraclidi, dei re troiani, dei re pelasgici ( Re Telefo).




Aspetti importanti della cultura Etrusca quali: i modi di vita, l’organizzazione, la religione rimandano a contatti con i greci ed a culture precedenti, come quella Ittita, Assira, Cimmera ed altre ancora più arcaiche conosciute come quelle della Dea Madre, di cui il culto di Cibele è la continuazione.
Elementi trovati in Asia del tutto simili a quelli dell’Etruria:
Tumulo funerario a Gordion (50 metri di altezza e 300 metri di diametro).



Brocche in bronzo lavorate a martellatura, patere ombelicate, brocche in ceramica.



P.s. prima foto, Ara della Regina Tarquinia,(Foto Francesco Biganzoli)